TORINO – Si parte con una certezza. “Sì, la rosa è competitiva. Quando ci siamo tutti ci sono cambi, opzioni, variazioni e qualità. Emozione col Genoa? A Marassi, forse. Qui invece un po’ meno”. Ivan Juric è chiaro come al solito. “Difesa di ferro ma gol presi negli ultimi minuti? Ci sono costati tanti punti e c’è rammarico. Non è una questione psicologica del passato perché la squadra non si è mai chiusa. Però dobbiamo fare attenzione. Più attenzione. Abbiamo raccolto poco rispetto a quello che abbiamo fatto ma la colpa è nostra: ci sono cose che bisogna migliorare”. E chiede di più. Anche agli esterni che stanno andando forte: “Singo sta andando bene, Aina deve ancora migliorare molto. Dagli esterni, che sfrutto molto, mi aspetto quattro o cinque gol a testa”. Su Praet e Singo “Stanno bene, sono a disposizione. Pjaca e Verdi, invece, devono ancora migliorare>, non sono pronti”. Su Belotti: “In campo dall’inizio? Non so, ci sto pensando. Sta migliorando ma ovviamente è ancora al top. Vedremo. Noi col Genoa dobbiamo fare una grande partita. Dobbiamo vincere e basta. Perché se non vinci dimentichi le belle prestazioni del passato. Quindi ci vogliono i tre punti per chiudere il cerchio”. E su Kone: “Il ragazzo mi piace. Se lo vedevi due mesi fa e lo vedi adesso capisci quanto è cresciuto. A Napoli, a parte la sciocchezza del rigore, mi è piaciuto. Per questo a me basterebbero 16-17 giocatori e quattro o cinque giovani di qualità come Kone. Se continuerà a lavorare così spera di dargli altre opportunità”.
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Toro, Juric: “Vincere e basta. Col bel gioco”
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