TORINO – Manca ancora la partita contro la Lazio, manca ancora la trasferta a Venezia, ma la Maratona pensa già al derby: 2 ottobre, in casa.
Ieri la Curva (unita: tutti i gruppi d’accordo e in azione) ha infatti cominciato a diffondere un manifesto che assomiglia a un vademecum della speranza, ma anche della voglia di lottare insieme. Lo riproduciamo per filo e per segno: «Gli Ultras Granata e i Gruppi della Maratona comunicano che, in vista del derby, venerdì primo ottobre andranno a incitare e sostenere la squadra (luogo e orario verranno precisati in base alla programmazione degli allenamenti). Il 2 ottobre alle ore 15, invece (cioè volutamente con 3 ore di anticipo sull’inizio della partita; ndr), coerenti con la posizione presa, come in occasione di tutte le partite casalinghe, saremo davanti al chiosco della Maratona. Non intendiamo accettare le forti restrizioni che snaturano il nostro essere ultras e che porterebbero ulteriori multe e diffide insensate. Per tali ragioni rientreremo nella nostra Curva, da sempre cuore pulsante del tifo, solo quando sarà possibile per tutti tornare a viverla con il calore e l’unione che la contraddistinguono. Pertanto sproniamo i tifosi del Toro ad alzarsi dal divano, lasciare stare i social e unirsi a noi per sostenere la nostra amata maglia e per vivere il vero spirito della Maratona».
Non sarà affatto semivuota o silente la Maratona
Non sarà affatto semivuota o silente la Maratona, contro la Lazio e tantomeno la Juve. Contro la Salernitana, l’ultima volta, era comunque abbastanza gremita, pur senza striscioni e simboli di riferimento. E i cori si sono uditi dall’inizio alla fine. La protesta della Maratona, a livello di gruppi e vertici, è associabile a quella di tante altre curve italiane: e non nasce certo oggi. Le restrizioni anti-Covid hanno acuito la protesta. Ma quanto ad entusiasmo, le bollicine si vedono eccome. E quel grido di battaglia (sportiva), lanciato con vista sulla vigilia del derby, vale già molto («Tutti a incitare la squadra», prima dell’ultimo allenamento). Se ne riparlerà, innanzi tutto per informare il lettore su tempi e modalità. E poi per raccontare quanto sarà andato in scena. Intanto si sta registrando anche un maggior interesse nella corsa ai biglietti per le 2 prossime singole partite in casa, dopo l’effetto già positivo dei mini-abbonamenti per 3 gare. Contro la Salernitana gli spettatori avevano superato di poco le 9 mila presenze: basti dire che all’esordio in campionato contro l’Atalanta ce n’erano due terzi di meno. Gli ultimi acquisti sul mercato (Brekalo, Praet e Zima, dopo Pobega) e poi le 2 vittorie contro i campani e il Sassuolo hanno fatto decollare la voglia di Toro: locuzione, modo di dire sicuramente banale, ma che dopo 2 anni da incubo e di fughe rabbiose e angosciate rende pienamente l’idea.
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