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Toro, la qualità di Praet per battere la Sampdoria e scalare la classifica

Eppure il Toro ha perso, nonostante i numeri porterebbero a dire il contrario. Contro il Milan, la squadra capolista che su 10 partite ne ha vinte 9 e pareggiata una, e per di più a San Siro, i granata hanno comandato il gioco: 56% contro il 44% come possesso palla. E non solo: 12 a 10 i tiri totali, 8 a 1 gli assist, 5 a 2 i calci d’angolo, 382 a 294 i passaggi riusciti ma, soprattutto, 133 a 65 i passaggi riusciti nella trequarti avversaria. Un predominio netto che non è servito a evitare la sconfitta, anche questa immeritata come quelle contro Atalanta, Juventus e Napoli. E contro Lazio e Venezia la squadra di Juric era stata raggiunta solo nel finale su calcio di rigore, entrambi procurati da sciagurati ed evitabili falli di Djidji.

Toro, calendario favorevole

Tenendo conto che in queste 2 partite sono stati buttati via 4 punti e che nelle altre 4 sfide contro le big ci poteva stare il pari, a questo Toro mancano 8 punti (o poco meno). Che, sommati agli 11 attuali, diventerebbero 19, con la squadra in piena zona Champions. C’è da dire che sino a oggi, a parte Inter e Roma, sono state affrontate tutte le grandi del campionato: Atalanta, Lazio, Juventus, Napoli e Milan. E adesso arriveranno incontri sulla carta più morbidi. I prossimi tre, per esempio, saranno contro Sampdoria e Udinese a Torino, con in mezzo la trasferta a La Spezia. C’è quindi la possibilità di risalire in maniera vertiginosa.

Praet, l’uomo-qualità di Juric

Già, c’è la possibilità di recuperare diverse posizioni, se il Toro continuerà ad esprimersi su questi livelli di gioco, alzando la qualità della manovra offensiva e la concretezza sotto porta. Fondamentale, in tal senso, il rientro futuro dal primo minuto del suo giocatore di maggior talento, là davanti: stiamo parlando di Dennis Praet, prelevato in estate dal Leicester, ex Samp, giocatore che nelle poche volte in cui ha indossato la maglia granata ha fatto la differenza. Sino a oggi è sceso in campo contro la Salernitana per 16 minuti, con il Sassuolo per 64’ (poi il ko muscolare), con il Genoa per 31’ e con il Milan per 36’, per un totale di 147 minuti. Alla luce di quello che ha fatto vedere e delle sue caratteristiche, è l’elemento di Juric con le maggiori qualità tecniche sulla trequarti. E sabato arriverà la Samp: gara da vincere, ovviamente. Proprio la Samp, la squadra che aveva valorizzato Praet, per poi cederlo al Leicester per 20 milioni. In Inghilterra, dove è stato per 2 stagioni, non è riuscito ad emergere anche per una serie di infortuni. Il ko muscolare accusato a Reggio Emilia col Sassuolo è stato ormai assorbito: è entrato senza problemi contro Genoa e Milan, lasciando un segno e non solo per l’assist a Brekalo coi rossoblù o per la traversa colpita a San Siro. Juric sta valutando di schierarlo da titolare, sabato, come nella vittoria col Sassuolo al fianco di Brekalo. Per inventare nuove occasioni, nuovi gol. Nuove magie per punti meritati, ma anche conquistati. Juric martedì notte preannunciava: «Con la Samp sarà una battaglia da vincere a ogni costo». E Buongiorno e Djidji poi dicevano: «Siamo sulla strada giusta».

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Giroud trascina il Milan, Torino ko: Juric scatenato in panchina


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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