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Toro, occhio a Juric: irrompe il Cagliari

TORINO – È sufficiente salti un primo tappo, per vederne andare in aria tanti altri: il mercato allenatori è così, serve una mossa iniziale per scatenarne tante altre. Dalle big, Juve in testa che ancora non ha sciolto il nodo Pirlo , alle squadre di centro classifica (ad esempio la Fiorentina che in questo momento balla tra Gattuso, Juric e Fonseca) a chi dovrà rifondare dopo un’annata mediocre – leggasi Toro di Cairo – tante sono le società destinate a cambiare allenatore, a fine campionato. Partendo proprio dai granata c’è da fare di conto con l’onda lunga e melmosa di due stagioni con annesse salvezze da non festeggiare, ma dopo le quali semmai chiedere scusa per la serie di figuracce inanellate. Il Toro si trova nell’esigenza di un rinnovamento tendenzialmente rivoluzionario, ma da subito si scontra con l’eredità del passato.

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Juric-Toro, ma c’è anche il Cagliari

Allenare al Filadelfia, vivere in una città come Torino, essere tecnico in un ambiente e con una tifoseria vicine alla squadra anche con le barriere imposte dal Covid attrae, ma le cicliche e mai risolte difficoltà che affronta chi ha in gestione la panchina granata frena, e non poco, gli entusiasmi. Si prenda il caso di Juric, tecnico che sta chiudendo il breve ciclo a Verona (due stagioni) nonostante il contratto che ancora lo legherebbe ai gialloblù fino al 2023. La dirigenza granata nel corso della stagione ha rafforzato il gradimento, nei confronti del tecnico croato, già in ballo ai tempi di Giampaolo per allenare il Toro. Adesso il ds Vagnati è tornato a cercarlo. Juric, da parte sua, ancora non ha scelto quale direzione dare alla propria carriera, ma di sicuro all’ex ds della Spal non ha risposto con un sì senza remore. Anzi. Una mezza apertura risulta sì essere arrivata, però strizzando l’occhio al corteggiamento del CagliariPiù facile nutrire perplessità sulla volontà di rilancio di un Cairo anche alle prese con delicate questione extracalcistiche (vicenda Blackstone), che non su quelle di Giulini. In tale quadro Semplici, che ha preso il posto di Di Francesco riuscendo a mantenere nella massima categoria i sardi, potrebbe approdare all’Udinese

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