SANTA CRISTINA– Ha chiuso la scorsa stagione con 5 reti in 14 partite, quelle disputate da gennaio in avanti. Tonny Sanabria è arrivato a Torino grazie a Nicola, tecnico subentrato a Giampaolo e in grado di ottenere una complessa salvezza, nonché ponte per l’approdo in granata del paraguaiano e pure di Mandragora: due elementi decisivi, per la risalita in classifica del Toro. Contro l’Al-Fateh non lo si è visto in campo – nel ruolo di centravanti si sono alternati Zaza e Warming – per i postumi di una leggera contusione alla schiena, ma è già rientrato in gruppo e a Rennes la sua presenza in campo non dovrebbe essere in dubbio. Per quanto magari Juric possa decidere di non impiegarlo per tutti i novanta minuti. La speranza del tecnico croato è che Sanabria, all’inizio della stagione ufficiale, possa riproporsi sui livelli altissimi delle sue prime prove in granata. (…)
Il ritiro agli ordini di Juric: “Con lui si migliora”
«Vogliamo imparare e vogliamo migliorare», è uno dei concetti espressi dall’attaccante, il quale poi analizza il ritiro agli ordini di Juric: «Stiamo lavorando sodo come è giusto sia, gli sforzi di oggi ce li ritroveremo più avanti – le parole del paraguaiano -. (…) «Il fatto che si sia cambiato allenatore ci stimola, tutti abbiamo da imparare e vogliamo seguirlo per migliore il rendimento dello scorso anno. Lo sappiamo bene, abbiamo faticato tanto, per ottenere la salvezza. Ora si riparte, e io voglio lottare per un percorso importante, con Juric». Queste le novità, dal punto di vista tattico: «Il mister chiede il pressing alto, e questo può aiutare noi attaccanti, visto che quando recuperi palla nella trequarti avversaria è più facile arrivare davanti alla porta avversaria – ha aggiunto Sanabria a Torino Channel -. La concorrenza? Sarà una competizione sana, ben venga». (…)
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