FIRENZE – Lucas Torreira è stato presentato ufficialmente come nuovo giocatore della Fiorentina. Al fianco del dg viola Joe Barone il centrocampista ex Arsenal ha raccontato la sua scelta di tornare in Italia dopo l’esperienza alla Sampdoria: “Al mio procuratore ho sempre detto di voler tornare in Italia, c’erano altre offerte ma quella che mi ha convinto di più è stata la chiamata del direttore Pradè, che mi ha aiutato tantissimo. Ho creduto alla sua parola, sono felice di essere qui. Nell’ultimo mese ho parlato più con lui che con mio padre. Si parlava da tanti anni di Fiorentina, voglio sfruttare al massimo questa esperienza ora che sono qui. Dalla Sampdoria – ricorda – sono stato ceduto all’Arsenal, poi purtroppo lo scorso anno ho scelto di andare a Madrid. Normale che chiunque voglia giocare e invece non ho avuto tanto spazio. Ogni allenatore ha la sua idea, e devi abituarti. Lo scorso anno ero con Simeone, un allenatore da cui ho imparato molte cose“. Vincenzo Italiano sarà il suo nuovo mentore, e anche da lui ci sarà da imparare più di qualcosa.: “Guardo il calcio italiano anche se sono fuori, a La Spezia ha fatto bene. Urla tanto e ci sta dietro io sono un regista cui piace giocare sempre la palla. Al mister piace utilizzare tanto il mediano, è un ruolo importante per me, l’ho fatto due anni alla Sampdoria con Giampaolo. Gioco sia in un centrocampo a due che a tre“.
“In campo con l’Atalanta? Gasperini ascolta…”
Reduce da esperienze importanti in Inghilterra e Spagna, Torreira è il più indicato a fare una classifica dei campionati più belli del nostro continente. E nella sua personale classifica l’Italia è parecchio avanti: “Quanto è lontana la Serie A dalla Premier? Non direi così tanto, visto l’Europeo vinto. Ho giocato in Inghilterra, e quello è il miglior campionato del mondo“. Ora però testa alla Fiorentina, e al prossimo impegno in programma dopo la sosta per le Nazionali, quello contro l’Atalanta: “Non posso dire se giocherò – scherza – credo che Gasperini stia ascoltando… Sono da pochi giorni con la squadra, spero per essere pronto già per Bergamo, per aiutare la squadra a portare a casa i tre punti. Nel frattempo, cercherò di capire al meglio cosa vuole Italiano. Il numero 18 – conclude il centrocampista parlando della scelta della maglia – è importante perché la squadra del mio paese è il 18 Luglio e mio padre è il presidente. Firenze la conosco poco, con la Sampdoria sono venuto a giocarci ma stavamo sempre in albergo. Ora la sto conoscendo e vedo l’entusiasmo dei tifosi, cosa molto importante per me“.