L’ex bomber bianconero giudica quello nuovo: “Un calciatore unico, non sarà mai un centravanti alla Osimhen ma senza di lui è un’altra Juve. Anche il padre era fantastico”
Re David, sovrano di tutte le aree di rigore, viveva nel suo palazzo lungo 16 metri. Se c’era da portare la palla a spasso per il campo, meglio non guardare lui. Ma per una deviazione, un’acrobazia, una giocata a un tocco intorno al dischetto, David Trezeguet ha sempre alzato la mano: presente. Federico Chiesa è l’opposto: sprinta ovunque, non ha bisogno della squadra ma tende a farsi squadra, a sfidare da solo il mondo.