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Tuttosport, il Sermig. L'appello a Toro e Juve

TORINO – Umili testimoni di un’amicizia tra due famiglie, il meraviglioso mondo del Sermig e tutti noi di Tuttosport. Un’amicizia che 21 anni fa diventò laicamente sacra nel segno della solidarietà. E’ tutto scolpito nella nostra mente, nei nostri ricordi, anche nella nostra professione. Ottobre 2000: una terribile alluvione, tutta la Valle d’Aosta colpita drammaticamente, così come la parte più settentrionale del Piemonte, Torino compresa. Drammatico, tragico il bilancio: 23 morti, 128 feriti, 11 dispersi e circa 40 mila sfollati. Interi paesi, in specie in Val d’Aosta e nel Canavese, travolti e distrutti dall’acqua. Anche la nostra sede qui a Torino, nel centro polifunzionale Piero della Francesca, fu colpita: dall’esondazione della Dora Riparia. Fummo tutti costretti a cercare riparo altrove, a spostarci temporaneamente per riuscire ad andare comunque in edicola, tutti i giorni, anche in quei terribili giorni. Ma ben più devastante fu quanto accadde all’Arsenale della Pace, davvero a due passi dal fiume. Con l’acqua e il fango arrivati all’altezza delle teste. Per intenderci: oltre 2 miliardi di vecchie lire di danni. A scapito di centinaia e centinaia di famiglie di poveri, di immigrati e bisognosi che attorno a quell’Arsenale vivevano, avevano trovato un’ancora e una via, una luce. Questo giornale, già allora guidato come oggi dal direttore Xavier Jacobelli, partorì subito un’Idea: organizzare un derby benefico, prima possibile (si sarebbe poi giocato a dicembre al Delle Alpi), con una serie di iniziative connesse sempre nel solco della solidarietà per raccogliere più fondi possibili. Alla fine, oltre 600 milioni. La metà devoluta al Sermig per l’Arsenale della Pace e l’altra metà alla Valle d’Aosta (soldi poi utilizzati per ricostruire impianti sportivi nella valle di Cogne). Ernesto Olivero ci disse grazie, grazie, grazie. Ma di quei 300 milioni ne tenne solo 17, per il suo Arsenale: tutti gli altri, per le famiglie disastrate del quartiere. «Prima gli altri, solo dopo noi». Ieri, Olivero ha voluto anche noi al fianco, in occasione della visita del Presidente della Repubblica e dell’inaugurazione del PalaSermig: gliene siamo sinceramente grati. Non appena ha visto il nostro direttore, è corso ad abbracciarlo: come 21 anni fa. «Tornate qui con le squadre del Torino e della Juventus: facciamo emozionare anche loro, mostriamo loro cosa facciamo», l’appello dell’Angelo del Sermig.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a

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