UDINE – Durente la festa per i 125 anni del club, il presidente dell’Udinese Giampaolo Pozzo ha ricordato come in quel lontano 1986, quando arrivò alla guida dei bianconeri, dovesse esserci accanto a lui una cordata di soci: “Che poi è diventata cordino – ha spiegato – e sono rimasto solo“. Nonostante questo, però, la sua Udinese ha toccato traguardi di tutto rispetto, come le qualificazioni europee che sono ancora nei desideri del patron: “Siamo stati in Europa – ricorda Pozzo – vorremmo tornarci: ho 80 anni e desidero farcela in fretta. L’Udinese è un simbolo importante per questa terra, la portiamo avanti come se fosse un piccolo esercito. Però teniamo conto che abbiamo le risorse di una provinciale e che non potremmo mai fare il passo più lungo della gamba. Se abbiamo fatto 125 anni senza essere mai falliti vuol dire che tutti i presidenti che sono passati da Udine hanno fatto il passo secondo la gamba, noi ne siamo consapevoli e andiamo avanti secondo questo criterio“. La gestione sostenibile è stato da sempre uno dei valori che hanno accompagnato Giampaolo Pozzo, ed è un merito che gli ha riconosciuto anche il presidente della FIGC Gravina: “L’Udinese è un modello per il calcio italiano, rappresenta un mix tra tradizione e modernità, sa sviluppare le eccellenze e il marketing territoriale: quando si coniugano passione, senso di responsabilità e lungimiranza il risultato sono 27 anni filati in Serie A“.
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