Sotto la vita da copertina degli atleti si può annidare la depressione, malattia sempre più comune nel mondo dello sport. L’ultimo caso è quello dell’ex calciatore Cirillo, ma prima ancora Phelps, Fury, Serena Williams, Buffon… . La psicologa: “Spesso non c’è cultura del post carriera”. E il Coni ha varato un piano di reinserimento
Depressione: tono basso dell’umore, apatia, chiusura verso l’esterno, insoddisfazione di sé. Che cosa c’è di più lontano dall’immagine degli atleti sempre in movimento, pieni di energia, focalizzati sull’obiettivo? Dalle lacrime di Naomi Osaka, ferma a tempo indeterminato dopo il k.o. all’Us Open, ai demoni di Michael Phelps, dall’incubo olimpico di Simone Biles alla prostrazione di Serena Williams dopo essere diventata mamma, ai tormenti di Gigi Buffon, i campioni ora non hanno più paura di dire che sono fragili. Che la salute mentale è una questione che riguarda gli atleti d’elite proprio come tutti gli altri.