VENEZIA – “Il Venezia mi seguiva da 2 o 3 settimane ed ha aspettato la mia decisione: ha una grande società alle spalle e una squadra giovane, come mi sento io. C’è tutto per rimanere in Serie A“. Lo ha detto Sergio Romero, nella sua conferenza stampa di presentazione come nuovo portiere del Venezia. “L’anno scorso per me è stato strano, allo United mi allenavo da solo ed ho proseguito anche quando sono tornato in Argentina. Mi preparo da due mesi per un nuovo club e voglio far vedere lo stesso Romero visto prima a Genova (sponda Sampdoria, ndr) e poi a Manchester. L’Italia mi mancava tanto, con mia moglie volevamo tornare dopo 6 anni in Inghilterra. Ho continuato a seguire la Serie A – ha ammesso il classe ’87 arrivato da svincolato dopo il Manchester United – con il livello che continua ad alzarsi. Sono qui a Venezia per aiutarlo a rimanere in A, ma il nostro obiettivo dovrà essere la metà classifica. Ho parlato con il direttore, questa non è solo un’azienda, ma una famiglia“.
“Fiorentina? Sono pronto per giocare”
Sull’esperienza del Mondiale brasiliano del 2014 e la finale persa con la Germania: “Riportare l’Argentina in cima al mondo era quello che volevamo, siamo arrivati in finale ma nei supplementari ci è mancata qualcosa. Spero che la nazionale arrivi in Qatar a quell’obiettivo che abbiamo solo sfiorato“. Tra i punti forti di Romero c’è senz’altro la capacità di ipnotizzare gli attaccanti dal dischetto. “In Argentina abbiamo lavorato tanto sui rigori e vado seguendo le sensazioni. Pronto per la Fiorentina? Mi sono allenato e mi sento bene, sono qui per giocare e non passeggiare per Venezia: deciderà il mister“. E ancora: “Cercherò di fare del mio meglio e remare insieme agli altri nella stessa direzione, godendoci la Serie A e soprattutto salvandoci senza soffrire. C’è la pressione giusta e vogliamo giocare ogni partita per far risultato”. “Manchester United? Ho giocato sempre in squadre di metà classifica, andare lì è stato un grosso cambiamento, giocare a Old Trafford è stato incredibile, ma lo è anche dover fare tre punti sempre e comunque. Il mio primo pensiero era quello di legare il mio nome ad un trofeo e ho vinto l’Europa League giocando in finale”.
“Mourinho un amico, lo aspetto a Venezia”
La chiosa di Romero è proprio su Josè Mourinho, anch’esso tornato in Italia, con cui vinse l’Europa League: “Ci ho parlato un mese fa e abbiamo un bel rapporto, quando siamo stati insieme abbiamo lavorato per fare il meglio per lo United. Ora ha in mano un’altra grande squadra come la Roma e lo aspetto a Venezia, dopo la gara ci incontreremo di nuovo da amici. Che numero ho scelto? Ho sempre preso la maglia 22, ma è già occupata. Quindi ho scelto la numero 88″.
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