Parla Borghetti, l’uomo che visionò il fantasista portoghese scoperto da Javier Ribalta, all’epoca capo scout del Novara: “Umile e mai banale, è maturato tardi. Quando arrivò non sembrava nemmeno un calciatore”
Penna in mano e testa china. La storia di Bruno Fernandes è iniziata così: “Sfiorava il foglio con la guancia, così il d.s. Giaretta mi chiese se il ragazzo ci vedesse…”. In realtà meglio di tutti, anche se lo sketch ha resistito al tempo. Mauro Borghetti sorride, pensa, ricorda il Bruno di Novara e a volte fa a cazzotti con le emozioni. Il ruolo gli impone rigore – è il d.s. dei piemontesi – ma i ricordi lo “tradiscono”. Perché quel 17enne dai jeans larghi, i capelli lunghi e l’orecchino, oggi è diventato un fantasista da 20 gol all’anno allo United.