L’ex attaccante rosanero si racconta: “Cavani un fratello maggiore, con Pastore tanti balli divertenti dopo i gol. Palermo mi fa ancora emozionare, facevamo paura a tutti”
Noti subito i tatuaggi. Scritte, volti, numeri. Inquadrano storie. Sul petto ci sono i volti dei suoi figli, sul braccio la data del debutto con l’Uruguay, sulla coscia il 90 usato a Palermo. “Equipazo”. Abel Hernandez si palesa su Zoom in pantaloni corti e maglia a mezze maniche.