“Quando mi offrono, firmo”. Lo aveva detto proprio lui, Dusan Vlahovic, nei primi giorni di ritiro estivo della Fiorentina, rispondendo ad alcuni tifosi. Ebbene, l’offerta tanto attesa – non certo la prima ipotizzata in questi mesi – è in dirittura d’arrivo. Il clima fra le parti è disteso: a confermarlo è stato lo stesso attaccante dal ritiro della Nazionale serba. “Rimanere è stata una mia scelta”. Facile credergli, visto che oggigiorno se un calciatore punta i piedi trattenerlo diventa quasi impossibile. Merito di Vincenzo Italiano e del clima di entusiasmo che sta venendo a generarsi a Firenze, un clima che ha convinto anche il connazionale e amico Milenkovic a mettere la firma sul rinnovo (annuale).
I DETTAGLI – Nel caso di Vlahovic, il contratto dovrebbe essere prolungato fino a al 2025) Tuttavia, la durata dell’accordo non è che un dettaglio, perché la clausola rescissoria è ancora una ‘conditio sine qua non’, una condizione obbligatoria per la fumata bianca: c’è la sensazione che essa possa salire ancora, fino agli 80 milioni ai quali parevano potersi spingere le pretendenti. Del resto, il numero 9 viola ha cominciato la stagione nello stesso modo in cui l’aveva finita: segnando. Sono tre i gol in tre partite ufficiali – doppietta in Coppa Italia contro il Cosenza e sigillo in campionato contro il Torino, a secco solo nella difficile gara contro la Roma. Lo stipendio? Sarebbe il più ricco della storia della Fiorentina: più dei 4 milioni percepiti da Ribery, e coi bonus la soglia dei 5 sarà alla portata.
IL TEMPO VOLA – Il presidente Rocco Commisso si è adoperato in prima persona per resistere agli assalti da Spagna e Inghilterra e Italia, soprattutto Juventus, ed è all’opera in questi giorni per completare il disegno. Ma non è il momento di rilassarsi, perché il ritorno negli USA non è lontano e il desiderio sarebbe quello di ripartire intorno ai primi di ottobre con la firma di Vlahovic in tasca. Niente che possa mettere al riparo da nuovi assalti, soprattutto della Juventus, vista la clausola non fuori dal mercato, ma sicuramente la certezza di non arrivare a pochi mesi dalla scadenza senza prolungamento.