Tre tecnici vicini a tre scelte che potrebbero cambiare la loro carriera, lo spagnolo più di tutti
Gli allenatori quarantenni sono quelli che hanno già maturato grandi esperienze, che hanno attraversato qualche corrente e che vorrebbero tornare presto operativi. Tre nomi su tutti: Xavi, Rino Gattuso e Andrea Pirlo. Quarantenni, appunto: Xavi è il più giovane (42 a giugno), Gattuso il più anziano (44 a gennaio), Pirlo sta in mezzo (43 a maggio). Hanno vissuto momenti diversi: lo spagnolo non ha avuto passaggi intermedi prima della decisione di accettare la proposta dell’Al-Sadd, aveva smesso di giocare nel 2019 dopo quattro anni proficui anche per il conto in banca, ora il richiamo di casa madre per sostituire Koeman. È quasi fresco di nomina rispetto a Gattuso che ha attraverso i mari procellosi, è finito a Creta come a Palermo, ha vinto e litigato a Pisa, adesso aspetta. Pirlo ha mostrato una calma serafica, come quando pennellava in campo, dopo l’esperienza con la Juve: avrebbe potuto accettare il primo contratto dall’inizio di luglio a metà agosto, ha preferito tenersi quello con i bianconeri (in scadenza) non per una questione venale ma perché è giusto meditare prima di ripartire. E se non ci fosse la convinzione possibilmente superiore al… 100 per cento, meglio restare a guardare (leggi aggiornarsi) come ha fatto lui, piuttosto che salire sul primo autobus con destinazione ignota. La logica vuole che non prendano un treno in corsa, fin qui l’ha fatto soltanto Gattuso e bisogna dire che aveva trasformato le macerie di Ancelotti in una mezza oasi prima che il rapporto con De Laurentiis si trasformasse in un inferno, è inutile stabilire per colpa di chi. Un osservatore esterno consiglierebbe di aspettare in tutti e tre i casi, ma la lontananza dal campo porterà a caricarsi qualche rischio sulle spalle.