Giocatore ribelle, simbolo degli anni ’70: “Oggi preferisco Messi che salta tutti e mi fa tornare bambino. Alla Juve ho anche vomitato, ma è stato un onore stare lì. Ho un rimpianto: aver detto no alla ‘mia’ Inter”
A una certa età si fanno i conti con le proprie personali Spoon River: “Se ne è andato Francesco Morini. Alla Juve ero in camera con lui, ascoltavamo le canzoni di De André. Poi io sono passato alla Roma e lui è rimasto a Torino. Un pomeriggio all’Olimpico ci siamo dati un sacco di botte, volavano insulti. Alla sera siamo usciti a cena e lui ha dormito a casa mia. Oggi funziona così? Non credo”.