BRESCIA – Il gip del Tribunale di Brescia ha respinto la richiesta di arresti domiciliati avanzata dalla Procura nei confronti del presidente del Brescia Massimo Cellino. Il numero uno delle Rondinelle, accusato di reati finanziari, rimane libero per insufficienza di elementi gravi per concedere gli arresti. Ma non finisce qui, perché la Procura ha già annunciato che farà ricorso al Tribunale del Riesame e l’udienza è fissata per martedì 16 marzo. Oltre al patron dei lombardi, la richiesta dei domiciliari era stata avanzata anche per la moglie, un componente del consiglio d’amministrazione del club e due stretti collaboratori. La Guardia di Finanza pochi giorni fa ha effettuato delle perquisizioni presso l’abitazione di Cellino a Padenghe sul Garda e nella sede del Brescia. Al momento, però, Cellino resta libero.
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Cellino, il gip dice no all'arresto: la Procura fa ricorso
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