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Morte Emiliano Sala: il Tas condanna il Cardiff a pagare 6 milioni al Nantes

TORINO – Mentre continuano i processi contro i responsabili del volo inabissatosi nella Manica e in cui ha perso la vita il bomber argentino Emiliano Sala, Cardiff City e Nantes continuano la loro guerra a colpi di carte bollate: l’argomento del contendere, infatti, è il denaro del trasferimento del giocatore che i francesi continuano a reclamare ai gallesi. Sala, infatti, ha perso la vita nel viaggio che lo doveva portare a giocare con il suo nuovo club. Nelle ultime si è pronunciato, al riguardo, anche il Tas di Losanna: secondo il tribunale arbitrale dello sport  gallesi devono corrispondere 6 milioni di euro al Nantes. «E’ stato respinto il ricorso presentato dal Cardiff City – spiegano dalla Svizzera -. Dopo aver preso in considerazione tutte le prove presentate e tutte le argomentazioni addotte da entrambi i club, il Tas ha ritenuto che il trasferimento del giocatore dal Nantes al Cardiff fosse stato completato e poiché le condizioni stabilite nell’accordo di trasferimento sono state soddisfatte prima della morte del giocatore, la richiesta del Nantes per la prima tranche del pagamento del cartellino è stata stimata in 6 milioni di euro».

Contrattacco gallese

Tuttavia, la questione non è chiusa, perché la società gallese ha affermato in un comunicato stampa di sentirsi «delusa e ferita» dalla sentenza e ha chiarito che non rispetterà quanto stabilito dai giudici svizzeri: «Quanto stabilito dal Tas non risolve la questione cruciale della responsabilità del Nantes e degli agenti del calciatore per l’incidente, che quindi dovrà essere giudicata in altra sede. Una volta che i legali del nostro club avranno esaminato le motivazioni della sentenza del Tas, presenteremo ulteriore ricorso. Nel frattempo non effettueremo alcun pagamento alla società francese. Se tali ricorsi non avranno alcun esito positivo e il club sarà costretto a pagare i 6 milioni, intraprenderemo azioni legali contro i responsabili dell’incidente per il risarcimento dei danni. Tra questi responsabili saranno inclusi il Nantes e i procuratori di Sala».

“Basta disinformazione”

Il Nantes, da parte sua, canta vittoria: «Siamo lieti di questa sentenza – fanno sapere gli avvocati della società gialloverde. Il club spera che questo segni la fine della campagna di disinformazione pubblica, alla quale il Nantes non ha mai reagito, per rispetto della famiglia del giocatore», hanno aggiunto. Appare però chiaro che la vicenda è ben lungi da essere risolta: questi 6 milioni di euro contesi, infatti, sono solo la prima tranche. Il cartellino del giocatore tragicamente scomparso a bordo del Piper, infatti, era stato fissato in 17 milioni.

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Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/calcio-estero


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