BARCELLONA (SPAGNA) – È un Barcellona in salute quello che giovedì si presenterà al Maradona per il ritorno dei playoff di Europa League. I blaugrana, con Xavi in panchina, hanno cambiato marcia e sono reduci da otto risultati utili consecutivi in campionato. Domenica è arrivato il 4-1 al Mestalla contro il Valencia, un chiaro messaggio alla formazione di Spalletti in vista della partita europea. Protagonista assoluto del poker finale l’attaccante gabonese Pierre Emerick Aubameyang che, al quotidiano spagnolo Sport, ha anche rivelato di essersi reso contro della tripletta solo quando gli hanno consegnato il pallone sull’autobus. Per lui questi sono i primi gol in blaugrana. Nel corso dell’intervista l’ex Arsenal ha parlato anche del match di ritorno contro il Napoli in programma giovedì al Maradona (all’andata al Camp Nou è finita 1-1). “Ci aspetta una grande partita e abbiamo molte possibilità di passare il turno se giochiamo come abbiamo fatto al Mestalla. Non ho mai segnato al Maradona, è l’occasione giusta per iniziare. Che partita mi aspetto? All’andata abbiamo giocato una buona gara, ma ci sono mancati un paio di gol. Sicuramente avremo occasioni per segnare anche in casa del Napoli, dobbiamo essere solo un po’ più ‘killer’ in zona gol”.
Aubameyang e il passaggio al Barcellona: “Mi volevano anche in Italia”
A proposito del passaggio dall’Arsenal al Barcellona a gennaio rivela: “Ho chiamato mio padre, che era a Sitges, e gli ho detto che sarei andato al Barcellona perché volevo firmare per il Barça. Ho dormito un po’, poi mi hanno detto di fare una visita medica. Volevo davvero venire qui. È stata un’opportunità incredibile per me. Ho dato tutto, ho fatto tutto per essere al Barça. Abbiamo avuto offerte dall’Italia e dalla Francia, ma il Barça è il Barça e non si può dire di no. Fino all’ultimo secondo abbiamo aspettato l’arrivo del trasferimento dall’Arsenal, arrivato due minuti prima dello scadere. Il mio cuore stava impazzendo. Sono molto felice di essere qui, quindi spero di poter rimanere fino al 2025. Champions League? È un sogno per me, sono molti anni che non la gioco”.