TORINO – Vila-real, il Villarreal, l’Estadio de la Cerámica non gli sembreranno giganteschi, dunque impossibili da dominare. Per essere uno che l’Europa l’ha solo sfiorata ai tempi di Belgrado, quando debuttò in un preliminare di Europa League (21 luglio 2016, Zaglebie Lubin–Partizan 4-3 ai rigori) entrando a metà ripresa e giocando 50 minuti, l’esordio in Champions sarà piuttosto un evento da ricordare. Dusan Vlahovic, del resto, si è abituato da subito al clima bollente dei derby con la Stella Rossa, vissuti dalla curva e sul campo, ed entrare nell’impianto del Sottomarino Giallo con lo sguardo di sfida non sarà un problema. Il 22enne ha le spalle larghe, è reduce da due partite a secco (l’autorete del Sassuolo in Coppa Italia è merito suo), ma la Coppa dei Campioni esercita un potere maliardo da sempre, tanto più per chi non vi ha mai partecipato.
Le parole di Allegri
E se vale la descrizione di Allegri – “Vlahovic, con Haaland e Mbappé, è tra i migliori” – conviene mettere il ragazzo alla prova. A maggior ragione in una Juventus che continua a segnare poco nonostante l’innesto del serbo. L’ex Fiorentina dopo il pari nel derby ha subito “urlato” via social: “Trasformiamo il dispiacere in furia combattiva. Guardiamo avanti. Uniti“. Staremo a vedere […]