Nelle carte dei pm, al di là delle ipotesi di reato, emerge uno spaccato sulla conduzione del club negli ultimi anni, tra spese fuori controllo, ricorso alle plusvalenze e perdite da ripianare
“Abbiamo bruciato venti anni di vantaggio competitivo, eravamo avanti agli altri per visione. Adesso questo vantaggio non c’è più”, ammette Giovanni Manna, responsabile dell’Under 23 (non indagato), uno dei dirigenti della Juventus sfilati davanti ai pm. Al di là dei reati contestati (false comunicazioni sociali, manipolazione del mercato, utilizzo di false fatture, ostacolo alle autorità di vigilanza), le 544 pagine dell’avviso di conclusione delle indagini della Procura di Torino sono uno stato d’accusa della gestione bianconera degli ultimi anni.