L’ex difensore: “I nerazzurri o li fermi a inizio azione o non li fermi più, attaccano con tanti uomini e volano con Dumfries e Perisic. E contro il Milan ho visto il miglior Lautaro…”
I giorni di vigilia sono stati caratterizzati dalle polemiche, dal post derby di Coppa Italia alla designazione di Sozza, ma oggi a San Siro la parola passerà al campo. Il giudice supremo, nel bene e nel male. Inter-Roma è uno svincolo cruciale per il campionato e Lele Adani, da navigato uomo di calcio, spera che l’analisi riesca a vincere su dietrologie e sospetti. “Abbiamo il dovere – dice l’ex difensore, oggi opinionista per la Rai – di cercare rifugio in una cultura dello sport positiva. Capisco che chi si gioca lo scudetto o un posto in Europa o la salvezza fatichi nell’immediato ad aiutare gli arbitri o a digerire una decisione avversa e non sono d’accordo con chi poi liquida tutto con una compensazione che non esiste: gli errori non si pareggiano, ci sono sempre squadre che nel conto finale saranno più o meno penalizzate. Ma non ci si può fermare lì. Il calcio merita di più, non si esaurisce con l’episodio”.