Il 18 giugno 2002 gli azzurri venivano eliminati dal Mondiale grazie al colpo di testa dell’attaccante del Perugia: “Gaucci mi cacciò, disse che avevo rovinato il calcio italiano. Ma per me la Serie A fu un’esperienza fantastica. Moreno? Può aver sbagliato, però…”
Un rigore parato da Buffon al 5’, il golden gol decisivo al 117’. “Sono passato dall’inferno al paradiso nella stessa partita”. La carriera di Ahn Jung-hwan ha una data di svolta precisa: 18 giugno 2002. Salta più in alto di Maldini e di testa condanna l’Italia nell’ottavo di finale Mondiale più discusso di sempre. La corsa sfrenata dell’attaccante coreano, allora del Perugia, è l’ultimo ricordo di campo che abbiamo.