TORINO – Diciotto minuti (recupero compreso) sono troppo pochi per esaltarlo ed esaltarsi. Ma quanto offerto l’altra sera da Marley Aké contro la Sampdoria è bastato per mettere l’attaccante al centro di un’altra attenzione, dopo quella sollevata dalle indagini sulle plusvalenze. Di lui, ma non solo, si era parlato a fine 2021, nell’ambito dell’inchiesta Prisma, volta a far luce su tre anni di bilanci della Juventus. Tanti interrogatori (dei dirigenti) e tanti sospetti diffusi in libertà (dagli addetti ai lavori) su una materia che è da sempre terreno sabbioso su cui muoversi nel calcio: la valutazione di un giocatore. Per cui si era sentito dire che 18 milioni per Rovella erano troppi: «Sembra irrealistico, chi conosce Rovella?», sottolinearono a Report su Rai3, parlando di un giocatore da 16 presenze in 22 giornate di questo campionato, oltre a 11 partite nell’Under 21. E così, oltre a liquidare superficialmente il centrocampista lasciato dal club bianconero in prestito al Genoa, si era ricamato sull’operazione ufficializzata il 25 gennaio 2021 con il Marsiglia: Franco Tongya in Francia, in cambio di Aké a Torino. Un affare da mettere a bilancio per 8 milioni.
La Juve e i giovani
Fino all’altra sera si poteva anche dare una qualche ragione a chi riteneva eccessiva la valutazione. Questo al netto che si ignorasse l’esistenza e l’importanza delle squadre B, un serbatoio di esperienze decisive per molti club in Europa e una strada seguita in Italia soltanto dalla Juventus. Da qui, giusto per fare un solo nome, è passato Niccolò Fagioli, oggi in prestito a Cremona e considerato uno dei migliori centroccampisti della Serie B. Da qui Massimiliano Allegri ha pescato Aké, per gettarlo nella mischia nel finale nel 4-1 alla Sampdoria in Coppa Italia. Il ragazzo (21 anni il 5 gennaio) si era ben disimpegnato sotto la guida di Lamberto Zauli in C. Quest’anno 4 gol e 4 assist, con una rete al Fiorenzuola (secco destro dal limite) cliccata parecchio sui social, destreggiandosi non solo da attaccante, ma anche da terzino. Contro i blucerchiati Aké ha messo in mostra altri suoi colpi, a cominciare dalla velocità nel breve con cui ha costretto Augello al rigore del 4-1. Una serata che il francese, con passaporto ivoriano, ha celebrato con semplicità e devozione su Instagram: “Merci seigneur”.
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