MILANO. La svolta passa dai piedi di Kristjan Asllani, 20enne da Elbasan, cittadina da quasi 150mila abitanti a una una quarantina di chilometri da Tirana. Più o meno la distanza che divide la Pinetina da San Siro: domani Asllani la percorrerà sapendo che a lui Simone Inzaghi ha affidato le chiavi del centrocampo, liberate – causa infortunio – da Marcelo Brozovic. Sarà una sera di esami, per lui. Perché la scelta è motivata anche dalla necessità di non mettere dal 1′ il rientrante Calhanoglu e Mkhitaryan. Giocando l’Inter otto gare in meno di un mese, difficile pensare che Asllani possa stare sempre in campo, però nel match con la Roma si capirà se in mezzo al campo c’è luce senza l’Epic nerazzurro. In proposito, non ha dubbi Fabrizio Corsi, presidente dell’Empoli dove il talentino è scoppiato in tutta la sua brillantezza: «Kristjian non solo sa giocare con entrambi i piedi e ha i polmoni di Marco Tardelli, ma non sente la pressione della maglia che indossa». L’endorsement di Romelu Lukaku («Ha vent’anni, ma parla in un modo che sembra un 27enne») dà forza alla teoria di Corsi e per questo motivo oggi i 70mila di San Siro non avranno occhi che per lui anche perché, non si fa peccato a sottolinearlo, c’è voglia di un po’ di gioventù in una squadra che da inizio stagione ha perso per strada il feeling con buona parte della tifoseria. Contro la Roma dell’ex più amato – José Mourinho, domani in tribuna causa squalifica – l’Inter ha l’occasione per svoltare. In un campionato che entrerà nel vivo dopo la maxi-pausa mondiale, l’importante sarà restare attaccati a chi fa corsa di testa e magari proporre nuove soluzioni a Inzaghi. Nulla vieta infatti di proporre Asllani mezzala insieme a Brozovic: l’Italia, con il doppio regista (Jorginho e Verratti) ci ha vinto un Europeo…
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