BERGAMO – “Sono contento di aver aiutato la squadra, è una cosa emozionante. Far parte dell’Atalanta è qualcosa che non posso descrivere a parole”. Moustapha Cisse, in gol nella vittoria di misura a Bologna domenica scorsa, s’è rivelato per la prima volta ai canali ufficiali del club nerazzurro. “Non riesco ancora a crederci, ho segnato alla prima convocazione e all’esordio. Mi dicono tutti che è stato un bel gol, ma è il risultato del lavoro collettivo – continua l’attaccante della Guinea -. L’ho dedicato a mia madre che mi ha chiesto di fare un gesto per lei. Mi ha detto: ‘Fai quello che sai fare, siamo tutti con te’“. Dai Rinascita Refugees, la squadra dei profughi del Salento, a Bergamo, il passo non è stato breve: “A Lecce guardavo l’Atalanta in tv, seguendola dalla stagione 2019-2020: impressionante, l’ho anche vista in campionato a Lecce. L’estate scorsa mi hanno riferito che sarebbe venuto a vedermi un direttore della società e pensavo a uno scherzo: io giocavo solo per divertirmi in estate“. Infine, l’esordio alla seconda convocazione: “Gasperini mi ha fatto chiamare dal mio mister (Massimo Brambilla, ndr) durante un allenamento della Primavera. Mi è stato detto: ‘Va’ e quello che sai fare, tutto andrà bene – chiude il diciottenne -. Col Genoa sono rimasto in panchina limitandomi al riscaldamento, mi aspettavo già qualche minuto finale. Adesso devo continuare a lavorare, è solo l’inizio di una grande opportunità”.
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