FIUMICINO (ROMA) – “Quest’anno lo scudetto è stato interessante fino all’ultimo grazie a Milan e Inter: entrambe meritavano di vincerlo. Non mi sarebbe dispiaciuto neanche il Napoli, che ha perso Osimhen per diversi mesi. Senza questo problema non so come sarebbe finita. La Juventus? È giusto che respiri un po’. Vincere per nove anni di fila non capita per caso”. Sono le parole di Roberto Baggio a margine del taglio del nastro del nuovo volo ITA Airways Roma Fiumicino-Buenos Aires. Il Divin Codino volerà in Argentina con il nuovo Airbus A350 di Ita a lui dedicato per la serie degli aerei con la livrea azzurra che omaggia i campionissimi dello sport italiano. “Sono emozionato ed orgoglioso nel volare questa sera sull’aereo Ita dedicato a me: quando l’ho saputo due mesi fa pensavo fosse uno scherzo del mio agente Vittorio Petrone. Ho visto oggi l’aereo per la prima volta con la scritta del mio nome e non si può nemmeno spiegare l’emozione. Ora torno in Argentina dopo tre anni che ci manco: un legame forte per un luogo che mi ha affascinato trenta anni fa per i suoi colori, la sua gente, la storia”.
“Una vergogna che l’Italia non sia di diritto al Mondiale”
Baggio ha poi parlato della Nazionale: “L’Italia ha sofferto il contraccolpo dell’eliminazione dalla qualificazione per il Mondiale. Però è una vergogna che l’Italia non sia andata ai Mondiali di diritto come vincitrice degli Europei. Bisognerebbe cambiare le regole. È assurdo, è una vera follia. Mancini ha fatto qualcosa di straordinario, va rispettato e deve continuare a lavorare come ha fatto finora e con i giovani. Abbiamo dei talenti che non trovano spazio in campionato. È un problema noto”. Infine sui grandi campioni del passato: “Purtroppo Maradona meritava un altro tipo di vita per quello che ha rappresentato. E’ stato veramente triste vedere come ha vissuto negli ultimi anni. I ragazzi comunque dovrebbero saper prendere la parte più bella di Diego, la purezza nel giocare, il divertimento, la passione e stare lontano da tutto il resto. Totti? Ha fatto una carriera straordinaria ed è stato un esempio per tanti ragazzi, come lo è stato Signori. Con Giuseppe ho avuto la fortuna di giocare e so che qualità aveva come giocatore e come persona nonostante tutto quello che c’è stato: per dieci anni è stato massacrato, ora i fatti dicono altro ma le voci restano”.