BODO (Norvegia) – Doccia fredda per la Roma, nel gelo invernale della Norvegia, dove i ragazzi di José Mourinho vengono battuti 2-1 dal Bodo Glimt nell’andata dei quarti di finale della Conference League. I giallorossi giocano un bel primo tempo, passano in vantaggio con Pellegrini, poi abbassano il ritmo nella ripresa e vengono puniti dalla formazione di Kjetil Knutsen, imbattuta dal 5 agosto scorso. Sul campo sintetico dell’Aspmyra Stadion, a 2.800 chilometri di distanza dalla Città Eterna, la Roma non riesce così a vendicare il 6-1 incassato il 21 ottobre scorso: alla squadra giallorossa resta la gara di ritorno, in casa, tra una settimana, per vincere e raggiungere la qualificazione alle semifinali.
Bodo Glimt-Roma, la cronaca
All’ingresso in campo, i padroni di casa si presentano con il tridente offensivo formato dal ghanese Koomson con Espejord e Pellegrino, norvegese di origini tanzaniane; Solbakken, bomber europeo della squadra e accostato alla Roma nei giorni scorsi, non è neanche in panchina a causa di un’influenza. La formazione di Mourinho è invece schierata con Zalewski (prima da titolare in Europa) e Oliveira dall’inizio mentre in difesa Kumbulla è preferito a Smalling, che parte tra i rincalzi; Abraham comanda l’attacco, nonostante un problemino alla spalla destra. Incitata da 300 tifosi arrivati dall’Italia, la Roma tenta inizialmente di sfruttare gli spazi con ripartenze veloci: Pellegrini, più di tutti, trova un paio di incursioni pericolose. Al 13′ si svegliano i norvegesi, che si fanno vivi dalle parti di Rui Patricio con Saltnes (tiro, sporcato da Mancini, sull’esterno della rete) e conducono le danze per un quarto d’ora, schiacciando i giallorossi. Al 28′ un sinistro di Mkhitaryan, bloccato da Haikin, sposta nuovamente l’equilibrio del match a favore della Roma. Al 37′ il portiere del Bodo è prodigioso, in uscita, su un tiro ravvicinato di Abraham. Al 43′ è capitan Pellegrini a sbloccare il risultato, con un sinistro in diagonale sotto la traversa, su geniale assist di Mkhitaryan.
Pasticcio di Rui Patricio, Vetlesen raddoppia
Al rientro dall’intervallo il Bodo Glimt preme alla ricerca del pareggio: Rui Patricio non ha problemi a controllare un destro di Koomson al 50′. Il portiere portoghese però pasticcia al 56′, quando i norvegesi acciuffano l’1-1: Wembangomo conclude da fuori area, Saltnes devia fortuitamente mettendo fuori causa l’estremo difensore della Roma, goffo nel tentativo di recuperare la posizione e smanacciare il pallone. Sulle ali dell’entusiasmo i norvegesi conducono le danze, così Mourinho prova a cambiare spartito: dentro Vina e Shomurodov al posto di Zalewski e Mkhitaryan. Poi Mancini si ferma per un problema a un ginocchio e lascia il campo a Smalling. Al 71′ Pellegrini fa partire una fiondata verso l’incrocio, deviata in bello stile da Haikin, poi Abraham, al 78′, non trova la porta da buona posizione. All’89’ la doccia fredda per la Roma su azione da calcio di punizione: Vetlesen va in gol di testa, troppo libero, su cross da destra di Pellegrino. I ragazzi di Mourinho provano a reagire, ma è troppo tardi: il Bodo Glimt vince 2-1. La Roma dovrà giocarsi tutte le carte per vincere e qualificarsi nel ritorno di giovedì 14 aprile alle 21 allo Stadio Olimpico.