Negli anni ‘80 l’ex difensore fu compagno di Stefano in bianconero: “Persona fantastica, merita questa carriera. Allegri è criticato, ma la rosa della Juve si è impoverita: non può che giocare così”
Il suo cuore pulsa come i televisori di una volta: tinte bianconere su tutti i canali, perché nessun altro colore può essere ammesso se hai giocato nella Juve per 12 anni vincendo altrettanti titoli fino a salire sul tetto del mondo. Milan-Juve però per Sergio Brio è anche Stefano Pioli. Che l’ex difensore osserva con sguardo affettuoso non da oggi, ma che oggi celebra con parole di grande stima. Stefano nel 1984 arrivò 18enne dal Parma (per un miliardo di lire) nella Juve di Platini e Boniek, di Scirea, Cabrini e Tardelli. E di Trapattoni. Pioli era la riserva di Brio, a cui un giorno fece crac il menisco, spalancando il campo al compagno.