CAGLIARI – Il tecnico del Cagliari, Walter Mazzarri, è intervenuto in vista del prossimo impegno con la Lazio: “Dobbiamo scendere in campo con lo spirito che ci sta contraddistinguendo, se il Cagliari gioca al 120% può mettere in difficoltà chiunque, se pensiamo di essere troppo bravi rischiamo brutte sorprese – ha dichiarato- I risultati positivi aiutano a lavorare meglio, quando tutti dimostrano di meritare di scendere in campo è il segnale migliore. Ribadisco sempre che oggi le partite si giocano sul ritmo e l’intensità, ogni gara richiede 15-16 elementi e per questo ognuno deve essere pronto e avere grande voglia di essere scelto”.
“Non abbiamo fatto nulla”
Il Cagliari prosegue la rincorsa alla salvezza: “Sicuramente il 2022 sta andando molto bene – commenta Mazzarri – ma non abbiamo fatto nulla e l’obiettivo è ancora tutto da conquistare. Domani sarà una sfida durissima, ho parlato chiaro ai ragazzi affinché non calino l’attenzione e non pensino che ora sia più semplice. Abbiamo cambiato passo dalla sosta natalizia in avanti, si è lavorato bene a livello complessivo intervenendo dove serviva, poi bisogna scendere in campo ogni settimana e affrontarlo al meglio. Sapevo che potevamo crescere, non era automatico pensare a questo bottino di punti, ma ora l’importante è perseverare con questa mentalità. Le vittorie sono fondamentali, a noi manca qualche punto lasciato per strada e non sempre può andarti bene il pareggio, talvolta occorre anche rischiare”.
“Davanti stiamo facendo ottime cose”
“Davanti tutti stanno facendo ottime cose – prosegue Mazzarri – ho possibilità di scelta e chiaramente mi piacerebbe fare giocare insieme i nostri attaccanti. Ci sono esigenze di equilibri e ogni momento ha le sue prerogative, in alcuni frangenti devi provarle tutte per vincere in altri pensi maggiormente a gestire. Faccio un esempio sulle nostre punte: Joao Pedro si sacrifica tantissimo e se non segna ma trovano il gol altri va benissimo, a Torino Pereiro ha lavorato molto stancando la difesa granata e Pavoletti quando è entrato ha dato una svolta decisiva. Keita? Paga un po’ il fatto di essere stato via per la Coppa d’Africa, in un momento nel quale il gruppo ha lavorato costruendo il nostro cammino. Adesso sta bene a livello mentale e fisico, allenandosi al top, è una risorsa preziosa che abbiamo in organico, insieme agli altri nostri quattro attaccanti”.
Il ricordo di Astori
Nell’anniversario della scomparsa di Astori, questo il pensiero di Mazzarri: “Non ho mai avuto il privilegio di lavorare con lui. Qui è stato molto amato, tutti i dirigenti e membri dello staff che lo hanno conosciuto bene lo ricordano con enorme affetto ed emozione, è difficile trovare le parole quando succedono fatti del genere e sicuramente è stato una grande perdita per tutto il nostro mondo, quando se ne va un ragazzo così speciale è sconvolgente”.
“Non ci possiamo permettere disattenzioni”
Mazzarri si sofferma sugli elementi a disposizione: “Goldaniga è un ragazzo eccezionale, maturo calcisticamente e mentalmente anche se molto giovane, direi un vero e proprio leader. Lui, Lovato e Altare stanno facendo benissimo e mi danno garanzie, Carboni viene da qualche problema fisico alla caviglia ma è a disposizione, vale il discorso che faccio a ogni calciatore affinché ci si faccia trovare sempre pronti a scendere in campo per dare una mano dall’inizio o in corsa. Nandez? Contiamo di averlo in gruppo dalla prossima settimana, sta lavorando a parte e quindi non è completamente fermo, vedremo quando sarà con noi che tipo di condizione avrà e cosa ci potrà dare. Non dobbiamo pensare troppo alle assenze, questa squadra ha già dimostrato di sapere fare grandi partite a prescindere da chi va in campo. Personalmente non guardo in faccia a nessuno, bensì al rendimento della partita precedente e agli allenamenti, chi dà più garanzie gioca”. Attenzione particolare ai calci piazzati: “Abbiamo lavorato su questo aspetto, contro il Torino in alcune circostanze abbiamo perso l’uomo in area di rigore, sicuramente sono disattenzioni che non possiamo permetterci e sulle quali occorre focalizzarsi in settimane. Il calcio vive molto su queste situazioni e tutte le squadre a turno soffrono o provano a incidere trovando il punto debole altrui”. “Nel nostro campionato – prosegue Mazzarri – ci sono partite dove siamo stati beffati nel finale e non abbiamo nemmeno avuto il tempo di reagire ulteriormente. Contro la Fiorentina e il Napoli meritavamo di vincere per la mole di gioco prodotta, a Genova e Torino siamo stati bravi a rimanere sul pezzo e portarla a casa. Questa è una squadra che con intelligenza e condizione atletica attinge da ogni sua caratteristica per vincere le partite, non è un discorso di gare casalinghe o esterne, direi più che altro che la differenza è tra girone di andata e girone di ritorno, parliamo di due squadre completamente differenti”, ha concluso.