Per tre anni, dal ’92 al ’94, si giocò una partita tra rossoneri e campioni stranieri, un match “made for tv” targato Berlusconi. Da Careca a Hugo Sanchez, ma anche sconosciuti come Hong Myung Bo e Li Bing
Negli anni 90 il calcio italiano stava vivendo una fase di passaggio epocale: era finito il decennio delle grandi rivoluzioni in campo, un tempo segnato dalla riapertura delle frontiere e l’arrivo dei campioni stranieri, dal Mundial vinto nel 1982 dagli azzurri più iconici di sempre, dal fenomeno-Milan di Sacchi che dettava legge in Europa e nel mondo cambiando la percezione della nostra filosofia di gioco. L’Italia del calcio entrava in un altro decennio che – tra le tante novità – ne avrebbe portata una destinata a cambiare per sempre l’anima del pianeta che segue i rimbalzi del pallone. Ovvero l’esigenza di rendere qualsiasi partita un evento, che in breve tempo divenne soprattutto un evento televisivo.