L’attacco è stato durissimo, in perfetto stile con il personaggio che non le manda mai a dire. Javier Tebas, 60 anni, presidente della Liga spagnola dal 2013, è sempre stato uno dei più fieri oppositori di Agnelli e del progetto Superlega che conta altri due superstiti rispetto ai quindici soci fondatori: il Real e il Barcellona. Soltanto nove giorni fa, Tebas aveva affermato: “Questa concezione del calcio è pericolosa, con essa si perderebbe l’essenza stessa del calcio. Provocherebbe la rovina dei campionati nazionali e delle centinaia di migliaia di posti di lavoro a essi collegati: in Spagna, ad esempio, i campionati naziokjnali sono molto più seguiti di una partita della fase a gironi di Champions. Si segue più la Segunda Division di un qualsiasi Juve-Bayern”. Notate il riferimento bianconero, quasi propedeutico alle bordate di stamane: “Dopo le dimissioni del Cda della Juve, la Liga chiede l’immediata applicazione delle sanzioni sportive al club. La Liga aveva già presentato nell’aprile 2022 alla Uefa una denuncia ufficiale contro la Juventus in cui denunciava violazioni del regolamento del fair play finanziario. Nello specifico la denunciava accusava la Juventus di contabilizzare i trasferimenti al di sopra del loro fair play e di sottovalutare le spese del personale il che costituisce una violazione del fair play Uefa. Inoltre la denuncia accusava la Juventus di nascondere il vero stipendio dei suoi giocatori. La Liga mantiene queste denunce e chiede all’Uefa di applicare sanzioni sportive immediate al club”. Dove per sanzioni sportive s’intenda l’esclusione dalle coppe europee 2023/2024. Per l’edizione attuale, in questo burrascoso 2022, ha già provveduto la stessa Juve.
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