Sulle tracce del portierone: quartieri difficili, la rottura con il padre, le battute taglienti, le vendette sportive, la genesi del baluardo della Polonia e della Juve
Nella sua storia la Polonia si è spesso aggrappata ai suoi portieri, ruolo in cui ha sempre sfornato interpreti di altissimo livello. Non è un caso se, in questo Mondiale, i biancorossi si sono appoggiati a un altro figlio della loro straordinaria scuola, Wojciech Szczesny, 32enne nato e cresciuto a Varsavia, che dopo aver parato i rigori di Al Dawsari e Messi proverà a fermare oggi la Francia e il suo fuoriclasse Mbappé. “A tua difesa”, ha titolato Przeglad Sportowy, quotidiano sportivo della capitale, che in prima pagina ha ritratto proprio l’attaccante del Psg e il numero uno della Juventus, legato a doppio filo alla più importante città polacca.