Nel 1998 il centrocampista “scappò” dall’Atalanta per raggiungere Vialli e la colonia italiana al Chelsea: “In Inghilterra altra mentalità e zero pressioni”. Poi il milan: “Ecco cosa fece Maldini prima della finale di Champions 2003…”
C’è stato un momento, a cavallo tra la fine degli Anni 90 e l’inizio del nuovo secolo, in cui il Chelsea era una colonia azzurra più che blues. Andavano a Londra calciatori già affermati e giovani che, attirati dalle sterline e dalla prospettiva di bruciare i tempi, approfittavano di un vuoto legislativo per lasciare (gratis) l’Italia. Tra questi c’era il centrocampista veneto Samuele Dalla Bona, che nel 1998 era il fiore all’occhiello della Primavera dell’Atalanta, ma “scappò” comunque, facendo infuriare il presidente Ivan Ruggeri. Ai tempi la Serie A non era in fase decadente e al Chelsea non c’era Abramovich.