Lo scoprì Aurelio “Coco” Pascuttini, leggenda del Rosario Central: “Angel aiutava il padre, arrivava in bici sporco di fuliggine e si allenava. Era sempre stanco, ma ogni volta che prendeva palla…”.
A Rosario si ricordano ancora la fuliggine sul viso e le unghie scure. Il bambino che si palesava al campo con la bici sgangherata e un sellino rattoppato, oggi campione del mondo.