Forgiato da un’infanzia difficile nei sobborghi di La Plata, mamma Amalia lo voleva musicista, lui invece capì come giocare contro quelli più grossi e svoltò: alla scoperta del talento su cui l’Inter ha messo le mani
Destro raffinato, gambe esplosive, polmoni da maratoneta e spirito da lottatore. Questo il breve identikit di quel Carlos Alcaraz finito in cima alla lista degli obiettivi di mercato nerazzurri dopo l’ultima missione sudamericana del vice direttore sportivo Dario Baccin. Ma il dossier sul 19enne gioiellino del Racing Avellaneda è piuttosto corposo e nutrito già da un po’ di tempo, perché l’Inter segue con particolare attenzione il ragazzo sin dalle sue prime apparizioni ufficiali datate gennaio 2020. Il filo diretto creato tra l’Inter e l’Academia grazie a Milito e a Lautaro ha consentito ai nerazzurri di avere pieno accesso al “file” Alcaraz, tanto da poter decidere oggi di puntare sul ragazzo senza troppe esitazioni.