L’anno scorso i rossoneri furono danneggiati nei match contro Porto e Atletico, ora il rigore regalato al Chelsea rischia di pesare sulla qualificazione. Nyon e il designatore Rosetti devono dare un segnale
Perfino il quieto Pioli ha perso la pazienza. Non lo stile, quello no, ma i nervi sono andati un po’ fuori controllo. E come dargli torto? Il rigore per il Chelsea e l’espulsione di Tomori al 18′, oltre a avere rovinato una grande partita, rischiano di togliere al Milan troppe cose belle: la qualificazione agli ottavi di Champions, un fiume di denaro. No, quel rigore proprio non c’era, e di conseguenza nemmeno l’espulsione: non li avrebbero fischiati nemmeno in Italia, molto probabilmente; è inspiegabile che l’arbitro, il tedesco Siebert, li abbia sanzionati in una competizione europea, là dove la soglia della tolleranza al contatto fisico è decisamente più alta.