Dopo un’infanzia in cui l’attaccante della Roma sembrava più attratto da torri e cavalli, la svolta vincente con il pallone.
Ve lo immaginate Paulo Dybala come Beth Harmon? Un piccolo prodigio degli scacchi con la testa china sulle torri e sugli alfieri, il mento appoggiato sulle nocche delle mani e un lavoro di pensiero per finalizzare la mossa giusta, anche in un’ora. Chi ha visto la “Regina di scacchi” sa già di cosa parliamo. Per chi non avesse spulciato il catalogo di Netflix, ecco una sintesi.