Per la Signora si delinea un futuro cucito addosso a giovani e ingaggi ragionevoli. Ma prima c’è da affrontare l’urgenza di un posto in Champions League
Dybala o non Dybala, la Juve è comunque da ricostruire. Fa parte del gioco ed è arrivato il momento, come era stato prima dei cicli di Trapattoni, Lippi e Conte (i più vincenti con Allegri che però avrebbe il vantaggio di conoscere meglio l’ambiente). Solo che non sarà facile farlo presto. Il nuovo calcio non aspetta, fallire la Champions diventa una tragedia finanziaria e alcuni contratti insostenibili (e incomprensibili) complicano qualsiasi strategia. La chiave di tutto resta Dybala.