TORINO – In una Juventus all’opera per consegnare la nuova squadra a Massimiliano Allegri, il lavoro in corso sulle fasce appare quello più delicato, tra situazioni che si trascinano e possibili alternative. La situazione che si trascina è quella di Angel Di Maria, individuato come primo rinforzo (insieme con Paul Pogba) una volta appurato che avrebbe salutato il Psg, contattato e – finora – non tesserato. La questione si è giocata per diverso tempo sulla durata del contratto, tra la Juventus che spingeva per un biennale (causa Decreto Crescita) e il desiderio dell’argentino di un annuale (per poi tornare in patria). La società bianconera ha quindi proposto un accordo per dodici mesi, da 7 milioni più bonus, senza però fare breccia nel cuore di Di Maria, ingolosito dal Barcellona.
Dybala e Di Maria a colloquio
Nelle ultime ore, comunque, l’argentino deve aver capito che aria tiri in Catalogna, come raccontato dal vicepresidente, con delega all’Economia, Eduard Romeu al quotidiano Sport: «Abbiamo bisogno di 500 milioni per salvare il Barcellona. Il monte ingaggio va tagliato di 160». Parole che spiegano come mai non siano ancora stati annunciati Franck Kessie e Andreas Christiansen e, al tempo stesso, sia rimasto finora un desiderio l’intenzione di Robert Lewandowski di indossare la maglietta blaugrana. In un simile contesto appare difficile vedere Di Maria diretto al Barcellona, nonostante la stima di Xavi. E bisogna raccontare come l’ex Psg abbia chiesto informazioni a Paulo Dybala su Torino: come sia la città, come sia l’ambiente, come sia il metodo di lavoro. Colloqui avuti nel ritiro con l’Argentina e in cui la Joya può aver avuto peso, visto il giudizio positivo costruito in sette stagioni bianconere. E se l’alternativa offerta è quella del Benfica, per la trattativa con la Juventus c’è tempo a disposizione. Come sa Di Maria, a casa per le vacanze e fotografato a cena con l’amico Maxi Rodriguez.
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