Voluto da Rui Costa contro l’opinione popolare che chiedeva un tecnico portoghese, il tedesco ha fuso la sua filosofia con la tradizione locale e la squadra ora vola
Guardando Benfica-Juventus sembrava che Roger Schmidt sedesse sulla panchina dei lusitani da un anno e mezzo e Massimiliano Allegri su quella dei bianconeri da tre mesi. Invece era il contrario, e questa impressione è utile a rendere l’idea dell’impatto avuto dal tecnico tedesco a Lisbona. Una scelta personale del presidente Rui Costa, che l’ha difesa contro tutto e tutti – nel club erano in molti a volere un tecnico portoghese, poco importava se esperto o costruito in casa come da tradizione del club, una volta chiusa l’esperienza del traghettatore Verissimo e che ha portato frutti in tempi inaspettatamente rapidi.