Finora l’Inter ha speso poco nonostante gli ottimi innesti, ma la proprietà impone un attivo di circa 60 milioni di euro a fine sessione: senza cessioni “collaterali”, l’addio di un titolare potrebbe non essere sufficiente a raggiungere l’asticella
Poco più di un mese fa si scriveva come i vari interisti in rientro dai prestiti avessero un valore totale superiore ai 90 milioni di euro. Un bel gruzzolo, teoricamente adatto a formare parte delle entrate necessarie a rendere sostenibile il calciomercato nerazzurro. Tuttavia, tutti i calciatori che finora hanno salutato Milano lo hanno fatto nuovamente in prestito e il rischio, Andrea Pinamonti a parte, è che così finisca per essere più complesso il raggiungimento del paletto imposto dalla proprietà: 60 milioni di attivo.