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Fine della follia Superlega: il business non può uccidere il diritto di sognare

Il parere dell’avvocatura della Corte di Giustizia Europea riporta a una dimensione meno elitaria e più autentica il calcio, in cui non possono prevalere a priori il business e, di conseguenza, i club più ricchi

E così, sul progetto Superlega, è arrivata una parola chiara e talmente netta da non permettere interpretazioni. Con tanto di commento, altrettanto trasparente, da parte dell’Eca, l’associazione dei club europei: “Il parere emesso oggi dall’avvocato generale della Corte di giustizia Rantos propone un netto rifiuto degli sforzi di pochi per minare le fondamenta e il patrimonio storico del calcio europeo… e minare i valori che lo sostengono”.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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