Il compito di sostituire un attaccante come Dusan Vlahovic è dei più difficili, ma adesso, con l’arrivo nella sessione invernale di Piatek e Cabral, la Fiorentina ha la possibilità di scegliere. Fino a poco tempo fa infatti, l’unica alternativa al serbo era Kokorin: i risultati (non) raccolti dal russo in due anni sono però sotto gli occhi di tutti ed il club aveva la necessità di fornire valide alternative a Vincenzo Italiano.
IL DUALISMO – La situazione dei due è molto diversa. Cabral è in rampa di lancio, e gli interessi estivi di Barcellona e Paris Saint Germain ne sono una testimonianza, ma ha ancora bisogno di tempo: in Svizzera ha prodotto numeri pazzeschi ma il campionato italiano, si sa, è tutta un’alta cosa. Arrivato a titolo definitivo, avrà sicuramente spazio nella Fiorentina del futuro. Tuttavia, Italiano ha bisogno di certezze. Piatek è un bomber, diciamo così, di seconda mano ed arriva in prestito con diritto di riscatto; in più, dopo l’exploit nella prima stagione in Serie A, le reti negli anni sono andate a calare. Ad Italiano però piace, dà garanzie che Cabral ancora non riesce a dare, e sicuramente al momento è “on fire”, come ama dire lui.
VERSO LO SPEZIA – L’eredità è di quelle pesanti, ma può rivelarsi anche un incentivo a dare il meglio per confermarsi: in tutto questo, la Fiorentina non può che beneficiarne. Mancano ancora tre giorni alla sfida con lo Spezia ma le parole in conferenza stampa di Italiano sono una attestato di stima verso Piatek, che quindi parte avvantaggiato nel ballottaggio per una maglia da titolare.