Il criterio anagrafico e dell’anzianità alla base delle scelte non ha valorizzato chi aveva la stoffa per essere un riferimento in campo e fuori, ma non l’età. Ritrovandosi oggi con senatori che non fanno da guida
C’è anche il modello decisionale adottato negli ultimi mesi, quello in cui l’età (elevata) è un criterio privilegiato nelle scelte della Juventus fino a diventare una pregiudiziale, dietro la scollatura tra squadra e allenatore, che di fatto rende inefficace qualsiasi tentativo di Allegri di manovrare le leve che in altri tempi avevano funzionato. Tra giovani non valorizzati se non addirittura partiti e una nuova classe di senatori non all’altezza, a volte per leadership individuale e altre per capacità di trasmissione ai nuovi, i difetti di personalità alla base di questa Juventus che annaspa nel tentativo (vano) di non affogare sono il momento in cui vengono al pettine i nodi di una linea che si sta dimostrando perdente.