I numeri dividono il campionato bianconero in due tranche: il pre e il post Dusan. Col serbo i bianconeri hanno alzato giri e punti. Ma ora va gestito, per garantire alla squadra il miglior rush finale possibile
Venit, vidit, vicit: così un imperiale Dusan Vlahovic arrivò e si prese la Juve. Il 28 gennaio la firma, il 6 febbraio l’esordio contro il Verona. Da lì un’escalation di primati personali e una sequenza non stop di presenze, gesti e parole che lo hanno fatto schizzare in un attimo in cima alle preferenze di tifosi, compagni, e soprattutto di Allegri. Insomma, il suo è stato un inserimento-lampo e senza alcun dubbio sulla bontà dell’operazione, la grandezza del giocatore e la sua utilità alla causa bianconera.