Una cronologia degli eventi non casuale, di quelle amate dal calcio spesso e volentieri, ha voluto che Giorgio Chiellini (10 con lode) annunciasse l’addio alla Juve l’11 maggio, esattamente due giorni prima che si compissero i dieci anni dell’indimenticabile commiato di Alessandro Del Piero (10 con lode) allo Stadium. Ha postato Alex su Instagram, in calce alla foto che lo ritrae esultante con Giorgio: “Hai dimostrato che cosa vuol dire indossare la maglia della Juventus, ogni volta che sei sceso in campo. Per 17 lunghi anni. Ti ho visto arrivare ragazzo e conquistarti tutto con umiltà e lavoro. Un esempio per chiunque sogni questi colori. Da juventino e da compagno di squadra, dalla Serie B allo Scudetto, grazie Giorgio! Ora goditi l’ultima allo Stadium perché sarà sicuramente speciale”. È come se un invisibile filo bianconero abbia voluto legare i due Capitani che appartengono alla storia della Juve e del calcio. Come se Del Piero avesse voluto disegnare in anticipo ciò che accadrà domani sera alla Continassa, teatro dell’ultima partita casalinga di Giorgio l’Insuperabile, non soltanto per il suo sfolgorante curriculum vitae: campione d’Europa con la Nazionale (116 presenze, 8 gol); 20 trofei in carriera con la Juve (559 presenze, 36 gol); fuori dal campo, una laurea in economia e commercio e una laurea magistrale in business administration con 110 e lode. “Insuperabili” si chiama l’Onlus che dal 2012 promuove scuole calcio per i ragazzi con disabilità cognitiva, relazionale, affettiva comportamentale, fisica, motoria e sensoriale. Il capitano dei testimonial è Chiellini: «Credo nell’inclusione, valore cui ho dato sempre un profondo significato. Per questo ho abbracciato la grande famiglia degli Insuperabili». Quando si dice: non basta la parola.
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