L’etichetta gliela mise Mourinho, che lo lanciò insieme a Balotelli e gli fece marcare con successo anche Ronaldo. Poi il declino, stritolato da pressione e infortuni. E ora l’annuncio del ritiro
Trentuno anni compiuti a gennaio, l’etichetta di nuovo Facchetti a stritolarlo, forse, ma mai come quelle ginocchia che lo hanno costretto a dire basta. Poteva fare la fine di Batistuta, per certi versi, che ha continuato a giocare mettendo a rischio le sue gambe e solo oggi, dopo varie operazioni, vede la luce in fondo al tunnel. Davide Santon, quel tunnel, lo sta invece percorrendo adesso.