BOLOGNA – E’ un Simone Inzaghi esterrefatto quello che si presenta ai microfoni nel post-partita di Bologna-Inter, che ha visto i nerazzurri sconfitti 2-1 in rimonta dai felsinei con il clamoroso errore di Radu, che ha lasciato il campo in lacrime: “Spiace molto per il ragazzo, ma sono cose che nel calcio possono capitare. Purtroppo è capitato oggi e ci è costato una sconfitta immeritata. Aveva giocato molto bene con l’Empoli, è normale che sia triste ma deve stare tanquillo perché il suo futuro è roseo“.
Bologna-Inter, tabellino e statistiche
“Non siamo più padroni del nostro destino”
Il rammarico più grande per Inzaghi è non essere più padrone del proprio destino: “Purtroppo ora non dipende più da noi, dovremo guardare quello che fa il Milan e noi vincerle tutte. E’ normale che ci sia amarezza, ma la squadra deve tenere la testa alta e continuare a lavorare convinta che ci sia margine per recuperare: il campionato è ancora lungo e con 12 punti in palio il distacco di due punti non è proibitivo“.
“Non dovevamo concedere il pari”
Il tecnico nerazzurro tenta comunque di analizzare la gara nel suo complesso: “Siamo partiti come volevamo, riuscendo a trovare subito il gol e creando almeno altre due grandi occasioni che purtoppo non siamo riusciti a concretizzare. Non dovevamo concedere il pari di Arnautovic, quella è stata la nostra pecca più grande. Nella ripresa poi ci siamo un po’ innervositi ma la squadra era tornata in campo con il giusto spirito, convinta di poterla vincere anche all’ultimo. Purtroppo il gol di Sansone preso in quel modo ci ha un po’ tagliato le gambe. Ora però dobbiamo guardare avanti“.