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Inter-Sassuolo 0-2: Raspadori-Scamacca, Inzaghi a -2 dal Milan

MILANO – Dopo i ko con Milan e Liverpool, inframmezzati dal pareggio con il Napoli, crolla ancora l’Inter potenziale capolista della Serie A (è a -2 dai cugini rossoneri, ma ha una gara da recuperare): al Giuseppe Meazza, trascinato dai talenti italiani Raspadori, in gol dopo 8′, Scamacca, che raddoppia 18′ più tardi, e Berardi, fermato dalla traversa e autore di un’infinita mole di incredibili giocate, torna al successo dopo otto turni il Sassuolo di Dionisi, che aggancia così provvisoriamente il Torino al decimo posto della classifica a quota 33. Prestazione super di Consigli, autore di almeno tre parate super, deludono Perisic, Lautaro e Dzeko, in campo soltanto nella ripresa. Al 93′ annullato l’1-2 di De Vrij.

Inter-Sassuolo, le scelte di Inzaghi e Dionisi

Qualche variazione nell’undici titolare rispetto al doloroso ko interno con il Liverpool in Champions per Simone Inzaghi, privo di Bastoni e Brozovic squalificati: a protezione di Handanovic ci sono Skriniar, De Vrij e Dimarco, Darmian e Perisic a tutta fascia, Barella in cabina di regia con Gagliardini e Calhanoglu mezz’ali e, con Dzeko in panchina, la coppia sudamericana Sanchez-Lautaro Martinez in attacco. La risposta di Dionisi è un 4-2-3-1 con Consigli tra i pali, Muldur e Kyriakopoulos terzini, Chiriches ed Ayhan centrali di difesa, Frattesi e Maxime Lopez in mediana e il trio di trequartisti Berardi-Raspadori-Traoré a supporto del terminale offensivo Scamacca.

Raspadori-Scamacca: Inter-Sassuolo 0-2 al 45′

Pronti, via e il Sassuolo manda un messaggio chiaro alla potenziale capolista della Serie A, che ha una gara da recuperare con il Bologna: non reciterà la parte della vittima sacrificale. Al 1′ Traoré spaventa Inzaghi con un diagonale che s’infrange contro l’esterno della rete, quindi ci riprova circa 250 secondi più tardi, con analoga sorte. L’avvio sprint dei neroverdi non accenna un calo, anzi, all’ottavo giro di lancetta arriva il vantaggio: Berardi strappa la sfera a Calhanoglu e riparte a tutta velocità, poi serve Raspadori che scarica in porta beffando un Handanovic non del tutto esente da colpe. Cala il gelo a San Siro. L’Inter tira fuori l’orgoglio, aumenta i giri del proprio motore e – con l’intensità – crescono anche le occasioni da gol: al 16′ il tentativo del turco-tedesco ex Milan non inquadra lo specchio per questione di centimetri, 2′ più tardi Consigli blocca sicuro la botta da fuori di Sanchez, quindi al 19′ cerca invano fortuna Dimarco. Clamorosa l’occasione fallita da Lautaro al 25′, che si divora il pareggio a tu per tu con l’estremo difensore scuola Atalanta, ancor più clamorosa è la beffa un minuto dopo, sull’improvviso capovolgimento di fronte: Traoré pennella nel cuore dell’area nerazzurra, Scamacca parte da dietro ed incorna alla perfezione, con il pallone che varca la linea dopo aver baciato il palo interno alla destra di Handanovic. Al Meazza è 2-0 per il Sassuolo. I padroni di casa reagiscono ancor più di nervi e – al netto di alcune evidenti lacune in fase di impostazione – iniziano a produrre azioni pericolose in sequenza: sulla zuccata di Skriniar al 31′ dopo il corner di Dimarco è miracoloso Consigli, che si ripete al 35′ sul tiro violentissimo di Gagliardini. Al 38′, invece, l’undici emiliano va ad un passo dal colpo del ko: Frattesi innesca Traoré, il giovane italo-ivoriano non trova il varco per concludere a rete e apre sul vertice destro dell’area in direzione di Berardi, che si destreggia e calcia a giro col mancino, trovando però l’opposizione della traversa. In chiusura di primo tempo i ragazzi di Inzaghi provano a dimezzare il ritardo con due soluzioni personali di Perisic che non arrecano danni alla formazione di Dionisi, ci prova quindi Kyriakopoulos, che sbatte contro il guantone di Handanovic, ed ultima chance per Skriniar, murata dalla difesa. Qualche fischio accompagna il duplice fischio dell’arbitro, mentre Dzeko intensifica il riscaldamento.  

L’Inter preme, il Sassuolo sciupa: al Meazza termina 0-2

Dumfries e Dzeko per Darmian e Gagliardini sono le scelte di Simone Inzaghi, che sbilancia il proprio assetto in vista del secondo tempo, sull’altro versante Tressoldi rileva l’acciaccato Ayhan. Tanta pressione nerazzurra in avvio, ma una sola potenziale chance non sfruttata dal bomber bosniaco ex Roma, quindi contropiede griffato Maxime Lopez e Raspadori che sbaglia l’ultimo controllo prima di scaricare in porta dal limite. Il cronometro scorre inesorabile e l’Inter ingaggia un doppio duello, con il tempo oltre che con il Sassuolo: alcune giocate imprecise e frenetiche – su tutte, due consecutive di Perisic che spazientiscono il pubblico meneghino – sono una normale conseguenza. Al 58′, però, 4′ dopo una buona occasione non sfruttata da Kyriakopoulos, l’illuminante lancio del croato mette in moto Dzeko, che si divora l’1-2 a tu per tu con Consigli. Veementi, poi, le proteste per un possibile tocco di mano nella propria area da parte di Muldur, ma le immagini mostrate dalla sala Var fugano ogni dubbio e si riparte senza penalità alcuna. I padroni di casa attaccano a testa bassa, gli ospiti provano a pungere con improvvise ripartenze, ma se il tentativo di Berardi al 62′ non impensierisce Handanovic, serve l’ennesimo miracolo dell’estremo difensore neroverde sul rovesciamento di fronte, che respinge un pallone violentemente colpito di testa da Dzeko e destinato a spegnersi in fondo al sacco. Quindi, con la medesima modalità, ci prova anche De Vrij al 68′. Tra il 69′ e il 71′ ha tre nuove incredibili opportunità l’attaccante slavo: prima cerca una via di mezzo tra un diagonale e un assist per Perisic che sbatte contro i cartelloni pubblicitari, poi fa lievitare il già altissimo voto di Consigli sparandogli contro da pochi metri e calciando poi fuori sulla ribattuta: il gol sarebbe stato vano a causa di una lieve posizione di fuorigioco di partenza, l’errore tenico, invece, resta. L’incredibile mole di occasioni da rete non muta il risultato, che resta congelato sullo 0-2. Dionisi non vuole brutte sorprese nel finale e inserisce forze fresche: dentro Defrel e Matheus Henrique, fuori Scamacca e Frattesi. Si gioca a ritmi vertiginosi in stile futsal: al 72′ Perisic pesca in area Dzeko, il suo tap-in contrastato da Chiriches diventa un assist d’oro per Lautaro, che in spaccata calcia fuori a porta sguarnita, 1′ dopo Raspadori non trova il tris per millimetri, con la palla che lambisce il palo ad Handanovic battuto. Dopo una nuova occasione marcata Dzeko, il cui colpo di testa è facile preda di Consigli, Simone Inzaghi getta nella mischia D’Ambrosio al posto di un Perisic in giornata no (con conseguente dirottamento di Dimarco sull’out mancino) e Vidal in luogo di Calhanoglu, il collega alla guida degli emiliani risponde con Harroui per Traoré. Al 79′ Sassuolo a un passo dal 3-0: Raspadori accarezza il pallone e supera il portiere nerazzurro con un pallonetto, Skriniar salva a pochi metri dalla linea, sopraggiunge quindi Berardi che cerca invano il sette lontano. Poi, 120 secondi più tardi, Harroui impegna Handanovic e l’esterno campione d’Europa cerca prima un varco per calciare, poi serve (male) Defrel in mezzo e l’azione sfuma. L’Inter, però, è sbilanciatissima e – favoriti da un invidiabile palleggio – gli ospiti hanno vere e proprie praterie a disposizione su cui far viaggiare le proprie ali. Nel finale, tira il fiato anche Berardi, sostituito dall’ex Juve Peluso, all’esordio stagionale in campionato, dopo aver disputato circa 20′ in Coppa Italia: c’è il tempo per assistere, dopo una chance non sfruttata da Darmian, all’1-2 di De Vrij, di testa su cross di Vidal. Il Sassuolo reclama un fallo di mano di Dimarco in avvio di azione e il Var gli dà ragione, annullando il gol.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a


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